Chi sono


Manuele Galante

Nasco in provincia, nella magica zona delle Langhe e Roero, patrimonio Unesco.
Negli anni di studio ciò che mi ha appagato di più oltre lo sport è stata l’arte in ogni sua forma dalla musica, al disegno, alla pittura e storia dell’arte. Dopo il diploma e qualche anno di lavoro mi iscrivo all’Accademia di Belle Arti dove mi laureo in Fashion Design e Pittura.Dopo la laurea per una casualità “incontro” la fotografia. 
Inizio come assistente per Daniele Testa, fotografo pubblicitario ed editoriale, partecipando con lui ad importanti campagne fotografiche nazionali.   
Grazie a quell’ esperienza scopro che la fotografia è un mezzo potentissimo per poter conoscere qualsiasi argomento,  le persone e i vari “mondi” esistenti.
Decido dunque di provarci veramente.
Dopo poco tempo, mi viene proposto un servizio per una scuola di Circo che accetto subito, pur sapendo di non averne le competenze.
Era una sfida: il movimento, le persone, gli ambienti mi erano sconosciuti ma la curiosità è stata fin da subito il mio motore trainante.
Quelle prime fotografie piacquero molto per la composizione e per la prospettiva diversa dal solito, e da li è iniziata la mia avventura come fotografo.
Con il tempo ho scoperto che con la fotografia potevo indagare e raccontare le persone e il mondo per come lo vedevo e darne la mia interpretazione.
Attraverso una serie di esperienze ho compreso dunque che la fotografia non è solamente estetica, ma è anche etica, morale, cultura, storia. In una parola sola: vita.
Con costanza e tenacia divento nuovamente assistente  
questa volta per Corrado Morando, che sei occupa di fotografia commerciale, il quale mi permette di crescere ed acquisire nuove conoscenze e competenze, sia nella fase di realizzazione e composizione che per la post-produzione.
Successivamente con lui inizio a collaborare anche come fotografo per aziende importanti del territorio come la Miroglio Fashion, realizzando lavori per marchi come Motivi, Oltre, Fiorella Rubino, Caractére, Diana Gallesi con servizi in studio, sfilate e backstage.
Mi ritengo meticoloso e attento ai dettagli, perchè ogni dettaglio non è mai piccolo e sono le sfumature che fanno la differenza.
Il momento in cui ho compreso realmente che volevo fare il fotografo è stato nel mio primo ed unico workshop di fotografia al quale ho partecipato, tenuto da Settimio Benedusi, importante fotografo italiano, che in 4 giorni mi ha svuotato e rivoltato come un calzino facendomi riflettere e capire che la vera fotografia ha senso solamente se serve a qualcosa e a raccontare qualcosa, in buona sostanza deve essere utile.   
L’ estetica quindi non è mai un fine semmai una conseguenza.
Sono consapevole che la strada è ancora lunga ma sono felice di ciò che ho fatto fino ad ora e cerco giorno dopo giorno di innalzare l’asticella sempre un pò di più.

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